Durante la campagna di scavo 2002, sono emerse 4 tombe “picene”
di particolare interesse. Questa piccola porzione di necropoli, risulta
caratterizzata, in particolare, dalla presenza di sepolture “monumentali”
riferibili a 2 distinte tipologie funerarie: a circolo con fossato e a circolo
di pietre, entrambe con tumulo. Nel complesso, infatti, la necropoli, grazie
anche all’importante corredo della tomba 3, si qualifica quale significativa
testimonianza di una società aristocratica che fonda verosimilmente
le sue risorse anche sul ruolo di “crocevia” che il proprio
territorio riveste per il passaggio di genti e traffici commerciali lungo
la fascia appenninica umbro-marchigiana, rivelandosi proficuamente aperta
agli apporti con i territori confinanti.
TOMBA 1 (530-520 a. C. )
Lo scheletro riferibile ad un individuo adulto di probabile sesso femminile,
era delimitato da una serie di pietre calcaree. Il corredo è composto
esclusivamente da elementi di ornamento personale. In prossimità
del cranio erano collocate due fibule in bronzo. Non è escluso
che costituissero il fissaggio di un velo oppure elementi per l’acconciatura.
Sul torace due gruppi di tre fibule composti rispettivamente sia da esemplari
in ferro che in bronzo.
La Tomba 2 sovrapposta alla Tomba
3
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TOMBA 2 (inizi del V sec. a.C.)
L’inumato, un individuo di età giovanile era deposto in posizione
supina e distesa, delimitato da una serie di pietre calcaree. All’ornamento
personale sono riferibili quattro fibule in bronzo. Due risultavano collocate
sulla parte sinistra del torace e sull’avambraccio sinistro. Altre
due agganciate assieme sull’omero destro.
TOMBA 3 (metà del VI sec. a.C.)
La sepoltura è riferibile ad un individuo adulto di sesso femminile.
Al rituale del seppellimento sembra collegato un piccolo bacile in bronzo
ritrovato ad una quota superiore rispetto al piano di deposizione. Facevano
parte dell’ornamento personale:
due fibule in ferro con 3 pendagli in bronzo collocate sul cranio, altre
due fibule in ferro, di piccole dimensioni, si trovavano rispettivamente
in prossimità della zona occipitale sinistra e della clavicola.
(Non è escluso che questo gruppo di fibule servisse come fissaggio
di veli o per acconciature). Sul torace, due gruppi di quattro fibule
in ferro, ornavano la veste.
Tra i due femori era collocata un’armilla in bronzo, mentre sui
piedi era posto un singolare disco in ferro di forma ellittica con lamina
centrale. Circa la sua identificazione, alcuni richiami ad oggetti simili
potrebbero suggerire una valenza simbolica inerente, forse, al rango ma
non si esclude che possa trattarsi di un oggetto di uso domestico. Due
fusaiole fittili erano collocate presso l’avambraccio e il femore
destro.
Nel loculo laterale era disposto il complesso del vasellame. Di questo
alcuni esemplari di particolare pregio perché realizzati in bucchero
sottile: il kantharos, la scodella su piede ad anello, la coppetta
su piede campanulato, l’oinochoe di singolare ed elegante
fattura e il bicchiere con due anse ad anello di tradizione umbro-picena.
Realizzate in impasto risultano invece due coppette su piede campanulato
e tre olle, di cui una con anse a maniglia, una priva di anse ed una terza
di fattura più modesta e disadorna anch’essa priva di anse.
TOMBA 4
La tomba 4, la più antica tra quelle rinvenute (VII sec. a.C.),
risultava racchiusa entro un fossato a circolo del diametro di 10 m. ed
era probabilmente coperta da una tumulo di terra. All’interno della
fossa non sono stati ritrovati resti scheletrici ma soltanto i fondi di
cinque olle, una tazza cantaroide d’impasto e tre spiedi in ferro.